A causa del riscaldamento climatico, delle nuove tecnologie per l’estrazione degli idrocarburi e del crescente interesse per le rotte marittime settentrionali, l’Artico è destinato a diventare sempre più importante per il suo valore strategico e per le risorse energetiche che vi sono custodite.
La contrazione dei ghiacci artici, il cui spessore si è ridotto del 40% in mezzo secolo, rende sempre più concreta l’ipotesi di uno sfruttamento commerciale delle vie marittime artiche che porta con sé grandi sfide tecnologiche ed ambientali.
Le risorse stimate di petrolio in Artico sono dell’ordine del 13% delle risorse globali di petrolio non scoperte. La stima delle risorse non scoperte di gas è tre volte maggiore delle potenziali risorse di petrolio, dell’ordine del 30% di tutte le risorse mondiali ancora non scoperte.
Petrolio e gas naturale tessono una rete di interessi comuni fra paesi artici e non artici, e in particolare fra Germania, Norvegia e Russia.
Presenza di risorse naturali nella zona circumpolare
Governance
Al contrario dell’Antartide, l’Artico non è disciplinato da uno specifico trattato internazionale. La sua regolamentazione legale è soggetta alle varie sovranità che si affacciano sui mari territoriali nel quadro giuridico internazionale della “Conferenza delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare” (UNCLOS) e da altri trattati internazionali specifici.
UNCLOS prevede che ciascuno possa definire, in modo unilaterale e senza alcuna interferenza esterna, l’estensione della sua piattaforma entro 200 miglia nautiche dalla costa. Una ulteriore estensione, ma non superiore a 350 miglia nautiche, può essere richiesta alla Commissione sui limiti della piattaforma continentale (CLC) e deve ottenere il riconoscimento internazionale. Nonostante questo meccanismo, diverse dispute sono tuttora in atto.
Russia e Danimarca sono fra i maggiori contendenti, ma anche il Canada è in prima fila nella partita per il controllo delle risorse, incluse le nuove rotte marittime come lo strategico Passaggio a Nord-Ovest. L’arcipelago delle Svalbard, nel mare di Barents, è al centro di un’annosa controversia internazionale. Dal Trattato di Parigi del 1920 alla Convenzione sul diritto del mare del 1982 la sovranità norvegese sembra essere maggiormente consolidata.
L'Europa
A partire dall'ultimo decennio l’Unione europea si è fortemente impegnata nello sviluppo di una politica nei confronti della regione artica. La risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia dell’UE per la regione artica del 30 febbraio 2014, individua, fra l’altro, i seguenti obiettivi strategici:
- migliorare il contributo dell’Unione europea alla cooperazione artica;
- intensificare il dialogo sulle questioni artiche;
- fornire un maggiore contributo alla ricerca artica;
- impegnarsi per lo sviluppo di una politica integrata e coerente in Artico