PROSSIMA EDIZIONE: BOLOGNA 16 gennaio – 2 marzo 202

Elenco cronologico delle più importanti esplorazioni artiche

1596 L’olandese Willem Barents avvista e descrive per la prima volta la costa nord occidentale delle Svalbard
1607 L’inglese Henry Hudson, a bordo della nave “Hopewell”, raggiunge gli 80°23’ di latitudine Nord
1773 Costantin John Phipps, a bordo del vascello “Rachorse”, raggiunge la latitudine di 80°48’ Nord
1827 William Edward Parry, con una spedizione su slitte, arriva a 80°45’ Nord
1893 Fridtjof Nansen, Premio Nobel per la Pace nel 1922, organizza una spedizione con slitte raggiungendo gli 86°14’ Nord
1899 Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, a bordo della nave “Stella Polare”, conquista la latitudine di 86°34’ Nord, mai raggiunta prima da nessuna spedizione
1909 L’americano Robert Peary afferma di avere raggiunto il Polo Nord in una spedizione di slitte, ma recenti studi dimostrano che vi si avvicinò solamente, arrivando a poche decine di miglia dalla meta
1926 Umberto Nobile, Roald Amundsen e Lincoln Ellsworth, a bordo del dirigibile “Norge”, sorvolano per la prima volta nella storia il Polo Nord
1928 Nobile, a bordo del dirigibile “Italia”, sorvola per la seconda volta il Polo Nord. Durante il viaggio di ritorno però il dirigibile precipita sulla banchisa polare.
1948 Il sovietico Aleksandr Kuznecov atterra con un aereo nelle vicinanze e raggiunge il Polo Nord a piedi
1959 Il sommergibile americano “Skate” emerge al Polo Nord
1968 Ralph Plaisted conquista il Polo Nord in motoslitta ed è il primo viaggiatore su superficie a cui venne riconosciuta la certezza del risultato

Umberto Nobile e la conquista del Polo Nord in dirigibile

 Gli anni 1926 e 1928 videro due straordinarie imprese Italiane, realizzate per mezzo di due dirigibili, “Norge” e “Italia”, progettati, realizzati e comandati dall’Ing. Umberto Nobile, generale della Regia Aeronautica.

La spedizione del 1926, finanziata dal governo italiano e dal magnate americano Lincoln Ellsworth, fu organizzata dall’esploratore norvegese Roald Amundsen, già autore di grandi imprese fra le quali la conquista del Polo Sud nel 1911. Il 10 aprile il dirigibile “Norge” decollò dall’aeroporto di Ciampino a Roma per dirigersi verso la Baia del Re, nelle Isole Svalbard. Dopo varie soste per rifornimenti e cambi di equipaggio, raggiunse il Polo Nord il 12 maggio.

Nel 1928 Umberto Nobile ritentò l’impresa con il dirigibile “Italia”, organizzando una vera e propria missione scientifica con scienziati ed equipaggio composto in gran parte da italiani. L’aeronave partì dall’aerodromo milanese di Baggio il 15 aprile e raggiunse la Baia del Re il 6 maggio. Furono eseguiti tre voli per l’esplorazione dell’Artico, durante i quali sono stati raccolti dati e informazioni, il cui contributo alla ricerca scientifica è tutt’oggi rilevante, soprattutto nel campo della meteorologia e geografia. Nell’ultimo volo, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, il dirigibile “Italia” precipitò sulla banchisa. Parte dell’equipaggio fu trascinato via con l’involucro del dirigibile, che non fu più trovato. Per ripararsi Nobile e i sopravvissuti usarono la tenda da campo, colorata di rosso con l’anilina per essere visibili, che infatti divenne famosa come la “Tenda Rossa”. La radio da campo Ondina 33, fornita direttamente da Marconi a Nobile, fu riparata e i segnali di S.O.S. furono casualmente intercettati da un radio amatore in Russia. Ciò consentì il recupero grazie a una operazione di salvataggio che coinvolse 6 nazioni, 22 aerei, 18 navi ed oltre 1500 uomini e nella quale perse la vita lo stesso Roald Amundsen, partito anche lui in soccorso di Nobile e del dirigibile “Italia”.

Le ricerche terminarono il 12 luglio 1928 con il recupero degli ultimi superstiti da parte della nave rompighiaccio russa “Krassin”.

Percorso