Le osservazioni nelle zone polari dipendono fortemente dalla disponibilità di infrastrutture adeguate. Rafforzare e ampliare la collaborazione internazionale è un passo necessario per mettere a sistema le diverse potenzialità osservative, il patrimonio di dati e le metodologie di analisi.
La comprensione delle complesse interrelazioni tra le componenti fisiche, chimiche, geologiche e biologiche del sistema artico, richiede che la sua esplorazione avvenga là dove le interazioni tra le diverse componenti sono più forti: alle interfacce aria-terra, terra-mare, neve-ghiaccio, e nei primi strati dell’oceano e dell’atmosfera.
Per questi motivi il Consiglio Nazionale delle Ricerche, sin dalla metà degli anni Novanta, ha impegnato i propri ricercatori e le proprie risorse per lo sviluppo delle capacità osservative di quella che oggi chiamiamo la “Kongsfjiorden International Research Base” (KIRB), a Ny-Ålesund sull'isola di Spitsbergen, la più estesa dell'arcipelago delle Svalbard.
La base, che comprende strutture di ricerca di 11 diversi Paesi, si estende su un’area che include il Kongsfjorden, la penisola di Brøgger, i ghiacciai e le aree adiacenti.
A Ny-Ålesund il Cnr ha costruito e gestisce la stazione di ricerca “Dirigibile Italia”, così chiamata in ricordo della spedizione del 1928 condotta dal Generale Umberto Nobile.
A partire dal 2009 sono state realizzate tre importanti piattaforme osservative multidisciplinari annesse alla stazione: la “Amundsen Nobile Climate Change Tower” (www.isac.cnr.it/~radiclim/CCTower), il laboratorio aerosol di Gruvebadet e un punto fisso di osservazione nel fiordo chiamato “Mooring Dirigibile Italia”.
Il CNR è diventato a pieno titolo membro della Ny-Ålesund International Scientific Community (NISC).
Ny-Ålesund offre numerosi vantaggi rispetto ad altri siti di osservazione in Artico: è facilmente accessibile; in nessun altro posto la cooperazione internazionale è così forte; offre l'opportunità unica di poter effettuare misure continue, sia a livello del mare, sia alla quota di 480 metri, sulla cima del monte Zeppelin. Tutto questo permette di cogliere l’occasione unica di sviluppare attività scientifiche multidisciplinari e complementari in forte sinergia.
Oggi Ny-Ålesund rappresenta uno dei pochi siti di misura dove è davvero possibile studiare la complessità del sistema climatico polare e condurre, nel corso dell’intero anno, osservazioni e studi di quei processi sopra descritti